Come e quando misurare la pressione arteriosa
La forza attraverso cui il sangue scorre lungo i vasi sanguigni viene dette pressione arteriosa.
È una funzione della forza di pompaggio del cuore e dalla resistenza che ostacola il flusso sanguigno.
Indice
Pressione del sangue: cos’è?
Per capire bene questo concetto, conviene partire dalla formula fisica della pressione, che è:
P=F/S.
Tradotto, la pressione è data dalla forza sulla superficie.
Maggiore è la forza applicata perpendicolare su una superficie, maggiore sarà anche la pressione.
Forza e pressione sono quindi direttamente proporzionali.
Al crescere dell’area della superficie e a parità di forza applicata, diminuirà la pressione.
Superficie e pressione sono quindi inversamente proporzionali.
Unità di misura della pressione arteriosa
Ci sono diverse unità di misura della pressione tra cui: Bar, Atmosfera, Pascal etc.
Quella della pressione arteriosa è il Torr, che corrisponde a un millimetro di mercurio (mmHG).
Il cuore, contraendosi ed espandendosi, pompa il sangue necessario a tutti i tessuti del corpo.
Quando si contrae (sistole), mette in circolazione il sangue all’alta velocità di 50cm al secondo.
L’aorta dilata o contrae le proprie pareti a seconda della quantità di sangue che passa.
In questo modo è possibile controllare in modo efficace la pressione sanguigna.
La formula della pressione arteriosa
Due fattori regolano la pressione arteriosa: la portata circolatoria e le resistenze periferiche totali.
La prima corrisponde a quanto sangue viene spinto da ciascun ventricolo, circa 5-6 litri al minuto.
A sua volta, la portata circolatoria corrisponde alla frequenza cardiaca moltiplicata per la gettata sistolica.
La frequenza cardiaca corrisponde al numero di sistole (contrazioni ventricolari) al minuto (di solito 69-80), mentre la gettata sistolica è la quantità di sangue espulsa a ogni sistole (circa 75ml).
La resistenza periferica, invece, è data dalla differenza di pressione all’entrata e all’uscita di un letto vascolare, divisa per il flusso:
RPT= P₁ – P₂ RPT : Q
Quindi la formula della pressione arteriosa media è la seguente:
PAM = PC * RPT
In base ai nostri bisogni metabolici, il corpo umano regola automaticamente la pressione cardiaca.
Essa è mutevole e raggiunge i picchi di prima mattina e nel tardo pomeriggio.
Quali sono i valori normali?
Di solito, il valore normale della pressione massima (sistolica) è di 120 mmHg.
La pressione supera i valori normali quando le pareti delle arterie perdono elasticità o quando il lume si restringe.
Durante la fase di riempimento del cuore (diastole), diminuisce il flusso sanguigno nelle arterie (per cui si parla di pressione minima o diastolica). Subito dopo inizia una nuova sistole.
Il valore normale della pressione minima (diastolica) è di circa 80 mmHg.
Questo valore dipende da il livello di resistenza che si oppone al flusso sanguigno nei tessuti periferici.
Più il sangue viene ostruito, più la pressione scende lentamente.
Tabella valori pressione arteriosa
Pressione Bassa: cos’è?
La pressione bassa, o ipotensione, avviene quando si ha una pressione arteriosa inferiore rispetto ai valori medi, ovvero 90/60 mmHg a riposo.
L’ipotensione è una condizione piuttosto frequente e meno grave dell’ipertensione.
Può essere causata da fattori genetici, malattie, costante attività fisica, gravidanza, l’assunzione di alcuni farmaci etc.
Tra i sintomi ricordiamo: offuscamento, confusione, svenimento.
Pressione alta
La pressione alta, o ipertensione, è una condizione che colpisce il 20% della popolazione adulta nel mondo occidentale.
Comporta una pressione arteriosa costante superiore al valore massimo di 140 mm/Hg e al valore minimo di 90 mm/Hg a riposo.
L’orario, l’attività fisica e il livello di stress e ansia possono alterare la pressione arteriosa, per cui non siamo in una situazione di ipertensione se il valore è alterato temporaneamente da questi fattori.
Un uso ridotto di sale, una dieta sana e praticare attività fisica riducono il rischio di ipertensione.
Misuratore di pressione
Un misuratore di pressione rileva il valore massimo (pressione sistolica) e il valore minimo (diastolica).
Di solito, il misuratore offre questi valori espressi in mmHg (millimetri di mercurio).
I valori ottenuti vengono poi confrontati con quelli considerati normali.
Dovresti misurare la pressione arteriosa più spesso possibile, per avere informazioni preziose sullo stato della tua salute.
Infatti, controllare spesso che i valori rientrino nella norma, può escludere la presenza di patologie non diagnosticate e può evitare complicazioni da ipertensione come attacchi cardiaci e insufficienza cardiaci.
Esistono due categorie di misuratori di pressione: i misuratori analogici e i misuratori digitali.
I primi funzionano in modo manuale e richiedono un certo livello di conoscenza da parte di chi rileva la pressione.
I secondi, invece, rilevano automaticamente i valori della pressione.
Andiamo a vedere nel dettaglio entrambe le tipologie.
Sfigmomanometro
Il termine tecnico per identificare il misuratore di pressione manuale è sfigmomanometro.
Ne esistono due tipi: quello aneroide e quello a mercurio.
Lo sfigmomanometro a mercurio è tutt’oggi ritenuto lo strumento più preciso per la misurazione della pressione; tuttavia il suo uso è sconsigliato per via della tossicità del mercurio.
Tre elementi essenziali lo costituiscono:
- Un manicotto di tela
- Una pompetta
- Una scala graduata con una colonnina di mercurio (come in un termometro per misurare la febbre
Lo sfigmomanometro aneroide, invece, presenta un manometro con un ago mobile al posto della colonnina di mercurio.
Durante la misurazione, in entrambi i casi, bisogna auscultare l’arteria brachiale con fonendoscopio.
Per questo motivo, è necessario un operatore che abbia le dovute conoscenze.
Misuratore elettronico
Il misuratore elettronico svolge la misurazione automaticamente.
Devi solamente avvolgere il manicotto attorno al braccio; il dispositivo elettronico lo fa gonfiare.
In seguito, rileva i dati attraverso un sensore e li mostra sul display.
Il misuratore da polso funziona allo stesso modo; nonostante la semplicità d’uso è piuttosto impreciso, per questo è preferibile un misuratore da braccio.
Praticamente tutti i misuratori elettronici misurano anche la frequenza cardiaca.
Braccio destro o sinistro?
Se misurata sul braccio destro, la pressione sanguigna può essere fino a 10mm di mercurio più alta che sul braccio sinistro.
Questo avviene perché il sangue, nel raggiungere l’arteria brachiale del braccio sinistro, segue un tragitto più lungo e complesso (curvatura dell’arco aortico) e perde così pressione.
Inoltre, una differenza di pressione superiore ai 10-15mm può essere un segnale di una malattia cardiovascolare.
Per questo motivo, è buona norma misurare la pressione in entrambe le braccia e prendere come misurazione ufficiale il valore più alto.
Quando e quante volte al giorno misurare la pressione?
Non esistono degli orari precisi in cui misurare la pressione.
Infatti, dipende dai cicli circadiani della nostra routine.
Dovresti misurare la tua pressione arteriosa due volte al giorno: quando ti svegli alla mattina, prima di fare colazione o di prendere qualsiasi tipo di medicina; e alla sera, prima di andare a letto.
In entrambi i casi, dovresti prendere la pressione 3 volte, a distanza di 2 minuti una dall’altra.