Vitamina K
La vitamina K è disponibile senza prescrizione come normale integratore dietetico in diversi preparati minerali e multivitaminici.
Iniezioni e preparati orali sono usati per trattare disturbi emorragici e sono disponibili solo su prescrizione.
Vitamina K: a cosa serve
Questa importante vitamina è necessaria per la formazione nel fegato di diverse sostanze che promuovono la formazione di coaguli di sangue (fattori di coagulazione del sangue), tra cui la protrombina (fattore II).
Dieta e altre fonti naturali di vitamina K
Le migliori fonti naturali sono le verdure a foglia verde e i tuberi, la frutta, i semi, il latte vaccino, e lo yoghurt.
Anche l’alfalfa (erba medica) è una fonte eccellente.
Sia negli adulti che nei bambini, i batteri intestinali producono la maggior parte della vitamina K richiesta.
Fabbisogno normale giornaliero
I neonati possono ricevere 1mg (come fitomenadione) tramite una iniezione intramuscolare; o altrimenti, per via orale. Nella prima settimana si danno due dosi di 2mg, e una terza dose al mese 1 per i poppanti ( non per i neonati nutriti con latte artificiale, poiché contiene già vitamina K).
Non esistono particolari quantità consigliate giornalmente.
Ma negli Stati Uniti, per dare un’idea, ci sono queste suddivisioni per gruppi d’età:
- Tra i 15 e i 100mcg per i bambini e gli adolescenti
- 120mcg per gli adulti di sesso maschile
- 90mcg per gli adulti di sesso femminile
Quando gli integratori sono d’aiuto
La quantità necessaria di vitamina K viene solitamente ottenuta da una dieta normale e prodotta dai batteri che vivono nell’intestino.
Vengono dati degli integratori giornalieri ai neonati, poiché non hanno questi batteri intestinali ed è più probabile che siano carenti di vitamina K degli adulti.
Negli adulti e nei bambini, è necessario un integratore di questa vitamina solamente su consiglio medico per carenza associata a un uso prolungato di antibiotici e sulfamidici che distruggono i batteri nell’intestino, o quando l’assorbimento dei nutrienti dall’intestino è alterato.
Queste condizioni includono malattie del fegato, ostruzione del dotto biliare, e disordini intestinali che causano diarrea cronica.
Può anche essere somministrata per ridurre la perdita di sangue durante il parto o dopo un intervento nelle persone che hanno preso anticoagulanti orali.
Essa rovescia l’effetto di un overdose di anticoagulanti orali.
Sintomi di carenza di vitamina K
La carenza porta a bassi livelli di protrombina (ipoprotrombinemia) e ad altri fattori di coagulazione, che risultano in una coagulazione del sangue rallentata e in una tendenza a sanguinare.
Ciò potrebbe causare facili ecchimosi, sangue dal naso, nelle gengive, nell’intestino, nel tratto urinario e, raramente, nel cervello.
(Questi effetti sono gli stessi di un’overdose da warfarina, che contrasta la vitamina K).
Dosaggio per curare la carenza
Dipende dalla persona e dalla natura e severità del disordine.
Sintomi e rischi da sovradosaggio
L’assunzione eccessiva non ha effetti pericolosi conosciuti.
La vitamina K sintetica (menadione) potrebbe causare la rottura di globuli rossi (emolisi) nelle persone che hanno carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
Questo potrebbe comportare urina rossastra-marrone, ittero, e, in casi estremi, anemia.
Effetti avversi sono estremamente rari quando la vitamina K è presa con preparazioni orali.