Ferro

Il solfato ferroso, fumarato ferroso, gluconato ferroso, il complesso di polisaccaridi di ferro sono tutti disponibili senza prescrizione, da soli e in preparati minerali e multivitaminici.

Il destrano di ferro, una forma iniettabile, richiede una prescrizione medica.

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Ferro: a cosa serve

Il ferro svolge un ruolo importante nella formazione di globuli rossi (che contengono due terzi del ferro del corpo) ed è un componente vitale dell’emoglobina, responsabile del trasporto dell’ossigeno.

È attivo nella formazione della mioglobina, una proteina che immagazzina l’ossigeno nei muscoli per l’utilizzo durante l’esercizio fisico.

È anche un componente essenziale di diversi enzimi ed ha una parte attiva nell’assorbimento dell’ossigeno dalle cellule e nella conversione dello zucchero nel sangue in energia.

Dieta ed altre fonti

Il fegato è la migliore fonte nutrizionale di ferro. Anche la carne (specialmente le frattaglie), le uova, il pesce, il pollo, le verdure dalla foglia verde, la frutta secca, i cereali integrali, il pane e la pasta e i legumi secchi sono ottime fonti di questo minerale.

Il ferro è assorbito meglio dalla carne, dalle uova e dal pesce piuttosto che dalle verdure.

I cibi che contengono vitamina C aumentano l’assorbimento di ferro.

Fabbisogno giornaliero normale

La quantità giornaliera consigliata di ferro è:

  • 7mg (dalla nascita ai 3 mesi)
  • 3mg (4-6mesi)
  • 8mg (7-12mesi)
  • 9mg ( 1-3 anni)
  • 1mg (4-6 anni)
  • 7 mg (7-10 anni)
  • 3mg (maschi tra gli 11 e i 18 anni)
  • .8mg (femmine dagli 11 ai 50 anni)
  • 7mg (maschi dai 19 anni in su, femmine dai 51 anni in su)

La quantità necessaria può aumentare durante la gravidanza e per 2 o 3 mesi dopo il parto.

Quando servono gli integratori

Una dieta nella media fornisce normalmente un apporto adeguato di ferro.

Tuttavia, durante la gravidanza, sono necessarie quantità aggiuntive.

Solitamente quindi vengono dati dei supplementi durante la gravidanza e nei primi due mesi dopo il parto per mantenere e rifornire una quantità adeguata nella madre.

Ai neonati prematuri si possono prescrivere dei supplementi a partire da alcune settimane dopo la nascita per prevenire la carenza.

I supplementi possono essere anche d’aiuto a giovani vegetariani, donne con periodi mestruali e alle persone con perdita cronica di sangue dovuta a malattie come, per esempio, l’ulcera peptica.

Sintomi di carenza

La carenza causa anemia.

I sintomi di anemia includono pallore, fatica, respiro corto, e palpitazioni.

Apatia, irritabilità e bassa resitenza all’infezione possono presentarsi in egual modo.

La carenza può influire sulla prestazione intellettuale e sul comportamento.

Dosaggio per curare la carenza

Dipende dall’individuo e dalla natura e gravità della condizione.

Negli adulti, l’anemia da carenza di ferro è curata con 100-200mg di ferro elementare (solitamente solfato di ferro o gluconato).

La dose viene ridotta nei bambini, in base all’età e al peso.

Durante la gravidanza, si possono dare supplementi di 30-60mg al giorno.

Sintomi e rischi da sovradosaggio

Un’overdose di compresse di ferro è estremamente pericolosa.

Dolore all’addome, nausea e vomito possono essere seguiti da gonfiore addominale disidratazione e abbassamento pericoloso della pressione sanguigna.

In questo caso è necessario rivolgersi a un medico immediatamente.

Un’assunzione eccessiva a lungo termine, specialmente se insieme a grandi quantità di vitamina C, può, in individui suscettibili, far accumulare il ferro negli organi, causando insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi epatica, e diabete mellito.

Questa condizione è conosciuta come emocromatosi.